Contrariamente alle apparenze i bastoni distanziatori non sono manganelli. Dalle nuove competenze del Banco di Prova agli strumenti di autotutela legali.
Antonio Azzinnari / all4shooters.com
Tecnicamente i bastoni distanziatori sono definiti strumenti di autotutela per uso di polizia secondo alcuni riferimenti normativi regionali. Essi sono progettati e realizzati con caratteristiche che debbono escludere il potenziale di offesa alla persona, tale da consentirne l’esclusione dalla classificazione quale arma.
Normativa di riferimento
Con il decreto Legislativo n. 121 del 29 settembre 2013 e con la Circolare esplicativa del Ministero dell’Interno n.557/PAS/l 0900(27)9 del 28 luglio 2014, dove all’articolo 2, terzo comma, stabilisce che “Si riconduce alle competenze del Banco nazionale di prova (oltre alla già prevista classificazione delle armi comuni da sparo) la valutazione delle armi e degli strumenti (es. mazzette da segnalazione, bastoni estensibili, ecc.) per i quali il Banco medesimo escluda, in relazione alle rispettive caratteristiche, l’attitudine a recare offesa alla persona” (tale disposizione entrata in vigore dal 5 novembre 2013).
Decisamente molto opinabile quale competenza quest’ultima ascritta al BNP in quanto esso è l’Ente Istituzionale deputato al controllo tecnico della rispondenza delle armi e delle munizioni alla legge ed è considerato l’anagrafe delle armi prodotte in Italia e di buona parte di quelle importate.
Un bastone estensibile in posizione ripiegata e riposto nella fondina.
Allo stato attuale e secondo la normativa vigente lo strumento di autotutela in dotazione, che sia esso definito “bastone estensibile, distanziatore, mazzetta da segnalazione o similare”, qualora previsto dalla relativa normativa regionale e dai rispettivi regolamenti locali e di corpo, nel caso di forze di polizie degli Enti locali deve essere quindi scelto tra quelli omologati dal Banco Nazionale di Prova.
Operativamente lo stesso, trova impiego soprattutto nella difesa da attacchi portati con armi bianche, bastoni o armi improprie. È un valido mezzo nelle operazioni di disarmo e se ben addestrati anche in tutte quelle tecniche di leve articolari necessarie per immobilizzare un eventuale soggetto ostile.
Addestramento all’uso e porto
Un anello porta tonfa senza sistemi di ritenzione, è presente solo lo sperone per impedirne la rotazione.
Il bastone distanziatore richiede logicamente un corso di formazione con un minimo di ore di formazione ed in alcune realtà istituzionali anche il superamento di un esame abilitativo. Come tutti gli strumenti di tutela personale, anche se non espressamente scritto nelle librette di servizio, è consigliabile la frequenza di corsi di mantenimento con un costante allenamento per permettere di avere sempre un’efficienza operativa nell’utilizzo a garanzia della massima sicurezza.I bastoni distanziatori sono disponibili in due colorazioni bianco o nero.Tali strumenti vengono assicurati al cinturone solidamente con un’apposita fondina, (alcune presentano un sistema di ritenzione a bottone o a frizione) al fine di impedirne la perdita o caduta accidentale.Sul mercato ad oggi sono pochi ancora i modelli omologati che rispondono alle caratteristiche tecniche imposte dalla normativa vigente.
Rif. Articolo su https://www.all4shooters.com/it/Tiro/accessori/Equipaggiamento-professionale-bastoni-distanziatori/