Banda di malviventi sprovveduti tenta il colpo nella ‘tana del lupo’
da https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/antifurto-gas-peperoncino-1.4640826
di EMANUELA ZANASI
11 giugno 2019
Modena, 11 giugno 2019 – Chissà se sapevano o chissà se comunque hanno voluto correre il rischio; di certo non è stata la scelta migliore quella fatta dai ladri che domenica notte hanno deciso di tentare il colpo alla Defence System di via Don Milani, zona Torrazzi, azienda leader a livello nazionale nella produzione e commercializzazione di dispositivi antifurto e per la difesa personale: bastoni telescopici, pistole a salve, e naturalmente lo spray urticante al peperoncino che l’azienda fornisce anche alle forze dell’ordine. Viene spontaneo immaginare che la ‘casa’ del produttore sia bene attrezzata in fatto di antifurti e che i professionisti del crimine vi stiano alla larga ma i ladri in azione l’altra notte sono entrati nella ‘tana del lupo’. Dovevano essere molto determinati se sono riusciti ad infrangere il vetro antisfondamento della finestra al piano terra, quella che dà direttamente nell’ufficio. Appena entrati è scattato il dispositivo che in pochi secondi ha saturato la stanza di gas urticante facendoli scappare a gambe levate.
«Non sono riusciti a prendere nulla – racconta il titolare della Defence System, Marc Busin – hanno fatto in tempo ad aprire un cassetto ma il gas ha riempito la stanza in un attimo e sono dovuti scappare fuori immediatamente». Lo spray al peperoncino, testato ormai da tempo e in commercio sotto varie forme, dai sistemi antifurto per abitazioni o aziende fino alle bombolette in dotazione alle forze di polizia e quelle da borsetta per la difesa personale, provoca effetti temporanei che impediscono l’azione ma nessuna conseguenza per la salute.
«Non riesci più a vedere, non riesci più a respirare, sei praticamente quasi paralizzato – spiega Busin – è assolutamente impossibile per chiunque rimanere in quell’ambiente nemmeno pochi secondi, devi allontanarti immediatamente, se trovi ancora la porta per uscire…». I ladri puntavano sicuramente al denaro, volevano frugare nei cassetti e magari trovare la cassaforte o anche impossessarsi di articoli costosi quali le pistole a salve dal valore di circa 500 euro l’una, ma sono dovuti scappare a mani vuote. Non ce l’avevano fatta nemmeno due anni fa quando erano entrati da un capannone nel retro, in quel caso le telecamere installate nell’azienda li avevano inquadrati mentre barcollavano avvolti, anche allora, dal gas urticante. Questa volta invece, se si vuole il lato negativo della vicenda, non sono nemmeno entrati nel raggio degli occhi elettronici poiché sono usciti subito dalla finestra da dove erano entrati. Indaga la polizia.